Il cimitero sudafricano di Castiglione
Il cimitero sudafricano di Castiglione dei Pepoli

 

A Castiglione dei Pepoli è situato il cimitero di guerra che accoglie il maggior numero di caduti sudafricani sul suolo italiano. Nel cimitero riposano 502 soldati, tra i quali: 401 sono sudafricani, 99 britannici e 2 ufficiali del reparto indiano 4/13th Frontier Force Rifles. I britannici e gli indiani facevano parte di reparti aggregati alla Sesta Divisione Corazzata sudafricana che, unitamente ad un reparto americano, liberò il paese il 27 settembre 1944.

L’avanzata verso Bologna proseguì nel successivo mese di ottobre che si rivelò il più sanguinoso in termini di caduti. Dopodiché, si fronte si fermò fino alla primavera del 1945.

Il cimitero, situato a nord del paese su un terreno che guarda la vallata del Torrente Brasimone, divenne il luogo di sepoltura dei caduti della Sesta Divisione corazzata fin dai primi giorni di ottobre. Ogni corpo avvolto in una coperta legata all’altezza dei piedi, della vita e della testa veniva sepolto anche con l’aiuto di civili di Castiglione assoldati per questo lavoro.

In un messaggio del 2 marzo 1945, il reparto sudafricano addetto al recupero dei caduti comunicava al comando della Sesta divisione che a Castiglione o, in alternativa, a Firenze erano stati concentrati tutti i caduti a nord del fiume Arno. Al messaggio era allegato anche l’elenco, aggiornato alla data del 1° marzo, dei 324 caduti sepolti nel cimitero divisionale di Castiglione. Nell’elenco non erano presenti soldati indiani, a parte i due ufficiali tuttora sepolti nel cimitero, che pure facevano parte della Divisione.

Dopo un’iniziale sepoltura, i caduti indiani di fede Hindu e Sikh, così come previsto dalla loro religione, furono cremati e sono ricordati nel Memoriale commemorativo delle cremazioni all’interno del Cimitero di guerra indiano di Forlì.

Una prima cerimonia commemorativa fu tenuta nel cimitero divisionale di Castiglione alle 11 del 28 dicembre 1944. La seconda fu il 10 luglio 1945, quando il primo ministro sudafricano Maresciallo Smuts inaugurò ufficialmente il Memoriale del cimitero costruito dai genieri sudafricani. Alla cerimonia partecipò anche il Sindaco di Castiglione, Giuseppe Girotti, che nell’occasione pronunciò un breve discorso pieno di riconoscenza verso la nazione sudafricana, con la promessa che “le spoglie eroiche degli Springboks saranno custodite dalla riconoscente pietà dei castiglionesi”.

Una volta finita la guerra, il cimitero fu gestito dall’Imperial (oggi Commonwealth) War Grave Commission, struttura dedicata alla cura dei cimiteri di guerra che contengono le spoglie di soldati di nazioni che appartengono o sono appartenute, come il Sudafrica che ne uscì nel 1961, al Commonwealth.

 

Al Comune di Castiglione, dopo la guerra, si rivolsero numerosi parenti dei soldati sepolti nel cimitero chiedendo di deporre un fiore oppure di avere una fotografia della tomba del loro caro. Desideri sempre esauditi come testimonia la corrispondenza conservata presso l’Archivio comunale.

Da allora il cimitero è stato meta di visite di reduci, di parenti e di numerose altre persone, da molti paesi del mondo, tra le quali una delegazione della South African Legion che, per conto della Zonderwater Block ex-POW Association, associazione degli ex prigionieri di guerra italiani in Sudafrica, donò un’urna contenente un campione del suolo dove sorge il Memoriale delle Forze Armate sudafricane a Klapperkop, Pretoria. Il cimitero di Zonderwater, dove sono sepolti 252 soldati italiani, sorge nel luogo dove fu allestito il più grande campo di prigionia italiano in Sudafrica, che arrivò a contenere oltre 100.000 prigionieri. L’urna è tuttora conservata nel Memoriale del cimitero sudafricano di Castiglione.

Una tragica statistica: prendendo in considerazione solo i 359 soldati dei quali è conosciuta l’età alla data del decesso, risulta che l’età media dei caduti presenti nel cimitero di guerra di Castiglione è di circa 26 anni.

E’ doveroso ricordare che al Passo della Futa, distante pochi chilometri da Castiglione, è situato il più grande cimitero di guerra tedesco in Italia dove riposano oltre 30.000 soldati.