Alla Sesta Divisione corazzata sudafricana fu assegnato il compito di iniziare l’attacco del II Corpo d’Armata americano il 13 aprile 1945. I principali obiettivi furono Monte Caprara, Monte Sole e Monte Abelle.

I reparti scelti per l’assalto furono: il Witwatersrand Rifles/Regiment De la Rey (WR/DLR) per Monte Caprara ed il First City/Cape Town Highlanders (FC/CTH) per Monte Sole e Monte Abelle. Le alture erano difese principalmente dall’8.a Divisione da montagna tedesca.

Per mantenere intatto l’effetto sorpresa, anziché procedere con un intenso fuoco di artiglieria prima dell’ora prevista per l’attacco, fu elaborato un piano che prevedeva venti giorni di bombardamenti crescenti, raddopiandone l’intensità la settimana precedente l’assalto.

Dopo due rinvii, l’attacco fu stabilito alle 22,30 del 15 aprile. Lo stesso giorno, dalle 16,30 alle 19,45 iniziò l’appoggio aereo. Decine di cacciabombardieri colpirono con bombe, anche incendiarie, razzi e mitragliatrici le posizioni tedesche di Monte Sole e Monte Caprara; in due casi gli aerei mitragliarono le postazioni sudafricane provocando 5 morti, di cui 4 soldati italiani adibiti a compiti di supporto e 8 feriti, di cui 5 italiani.

Quattro ore e mezzo prima dell’attacco iniziò il fuoco di artiglieria, oltre duecento cannoni spararono migliaia di colpi sull’area.

L’efficacia di questa impressionante pioggia di fuoco fu modesta, i rifugi costruiti dai tedeschi protessero efficacemente gli occupanti.

Alle 22,30, come pianificato, inizio l’attacco sudafricano. Il primo a muoversi fu il WR/DLR, già pesantemente colpito dall’artiglieria e dai mortai tedeschi prima di entrare in azione, l’avanzata fu molto lenta a causa delle mine, del filo spinato e dell’accanita resistenza tedesca; solo poco prima dell’alba con una carica alla baionetta ci fu l’assalto alla cima di Monte Caprara, raggiunta alle 6,15 e consolidata alle 8,15 del 16 aprile.

Il FC/CTH iniziò ad avanzare verso Monte Sole alle 23,00 del 15 aprile, incontrò una serie di campi minati e fu contrastato da un intenso fuoco dei mortai e dell’artiglieria tedesca. All’una di notte del 16 aprile i primi elementi raggiunsero la cima. Alle 4,30 il FC/CTH era saldamente su Monte Sole ed avanzava verso Monte Abelle il cui attacco fu pianificato per le 17,20 del 16 aprile. Già alle 17.45 la cima fu raggiunta da due plotoni.

Le battaglie furono molto cruente, a Monte Caprara il WR/DLR ebbe 24 caduti e 144 feriti, i tedeschi 20 caduti, 3 feriti e 39 prigionieri.

Il FC/CTH nelle battaglie di Monte Sole e Monte Abelle ebbe 28 caduti, tra i quali il comandante del reggimento il Tenente Colonnello Angus Duncan, e non meno di 70 feriti; le esatte perdite tedesche non sono note ma è attendibile che furono tre volte superiori a quelle sudafricane.

Anche per queste battaglie furono concesse numerose decorazioni, solo il FC/CTH ne ebbe quattordici.

La caduta del complesso Caprara, Sole, Abelle e delle alture a nord aprì la strada verso Bologna e la Pianura Padana in quello che divenne un inseguimento dei tedeschi in ritirata. L’ultima battaglia che fu combattuta dai sudafricani fu, il 22 aprile, per il controllo del ponte sul fiume Panaro a Finale Emilia (Mo). Il 2 maggio 1945 il Comandante delle truppe tedesche in Italia, Generale Fridolin von Senger und Etterlin, firmò la resa.