Il  Centro di Cultura “Paolo Guidotti” di Castiglione dei Pepoli rappresenta uno dei più importanti poli culturali dell’Appennino bolognese.

È stato inaugurato nel 2011 per volontà dell’amministrazione comunale che ha così riprogettato gli spazi che ospitavano in precedenza una scuola elementare.

Comprende servizi quali la biblioteca comunale, sale per incontri,  spazi destinati ai giovani. Inoltre ospita alcune sale espositve dedicate alla cultura, alla storia e alla natura del territorio castiglionese.

Il Comune di Castiglione dei Pepoli

Castiglione dei Pepoli è un importante e popoloso centro, ottimamente servito dalle comunicazioni stradali ma nel contempo ancora ricco delle risorse naturali che lo hanno reso celebre.
Ampiamente dotato si servizi pubblici (sanità, sport, cultura) e commerciali, propone un’accativante offerta di ospitalità a quanto vogliono riscoprire un rapporto vero con il territorio.

Numerose sono le possibilità di effettuare escursioni a piedi, a cavallo o in mountain bike; l’ampio sistema idrico (bacini e torrenti) dà modo di praticare la pesca sportiva con ogni tecnica; gli impianti sportivi danno accesso a qualsiasi tipo di sport.
Non mancano inoltre le possibilità gastronomiche, presidiate dai prelibati prodotti del bosco (funghi, tartufi, castagne) e da una vigorosa cucina che sposa sapori emiliani e toscani.

Il paese offre la possibilità di vivere in un ambiente incontaminato, privo degli stress e delle problematiche che caratterizzano le città. La vicinanza dell’autostrada rende veloce il collegamento con Bologna e Firenze. Castiglione dei Pepoli è dotato di tutti i servizi necessari: asilo nido, scuole materne, elementari, medie e una scuola superiore con diversi indirizzi (liceo scientifico, ragioneria, turistico e professionale); servizi sanitari e sociali (casa di cura, poliambulatori, case protette); strutture ricreative e sportive diffuse su tutto il territorio in grado di soddisfare le diverse esigenze. Tante le possibilità di vivere a contatto con la natura: il parco e tre laghi (Brasimone, Suviana e Santa Maria) nelle immediate vicinanze. Ci sono numerose associazioni e circoli che caratterizzano la vita sociale nel capoluogo e nelle frazioni, che promuovono iniziative e manifestazioni diverse. La rete commerciale e artigianale, nel Capoluogo e nelle maggiori frazioni, è in grado di soddisfare i diversi bisogni di acquisti e lavoro. Tutto questo contribuisce a garantire una buona qualità della vita, per i livelli di servizi offerti e per la tradizionale ospitalità che da sempre caratterizza la nostra comunità.

L’associazione “Terra Nostra”.

La memoria storica e le testimonianze materiali del territorio castiglionese e dell’alto Appennino bolognese sono patrimonio della collettività ed è quindi auspicabile che questa abbia la possibilità di conoscere e poter studiare il proprio passato. Per tale motivo l’associazione culturale “Terra Nostra” di Castiglione dei Pepoli e l’amministrazione comunale hanno promosso la costituzione di questo centro museale e di documentazione geologica, archeologica, storica, naturalistica e delle tradizioni popolari. L’attività dell’associazione si articola nei diversi settori che costituiscono le sezioni principali del museo e centro di documentazione.

L’Unione dei Comuni dell’Appennino bolognese

L’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese è un Ente locale con autonomia statutaria costituitosi il 22 ottobre 2013 per effetto della sottoscrizione dell’atto costitutivo da parte dei sindaci dei Comuni di Castel d’Aiano, Castel di Casio, Castiglione dei Pepoli, Gaggio Montano, Grizzana Morandi, Marzabotto, Monzuno, San Benedetto Val di Sambro e Vergato. Presidente dell’Unione è il sindaco di Marzabotto Romano Franchi.
Nel gennaio 2014 l’Unione è subentrata a titolo universale all’estinta Comunità Montana dell’Appennino Bolognese. A partire dal 2017 sono entrati a far parte dell’Unione i comuni di
Camugnano e di Lizzano in Belvedere.
Ha sede nel territorio del Comune di Vergato (ma i suoi organi possono riunirsi ed avere sede diversa). Il suo ambito territoriale coincide con quello dei dieci Comuni che la costituiscono, di cui l’Unione promuove l’integrazione dell’azione amministrativa, mediante la progressiva unificazione delle funzioni e servizi comunali e l’armonizzazione degli atti normativi comunali (statuto e regolamenti).
In questo momento sono delegati all’Unione i servizi di Sportello Unico per le Attività Produttive, il Servizio Informatico Associato, la Centrale Unica di Committenza, l’Ufficio del Personale, la Formazione Professionale, la Protezione Civile, la Difesa del suolo e l’assetto del Territorio, lo Sportello Sismica, l’Ufficio Stampa e Comunicazione Istituzionale, la Polizia locale (solo per alcuni Comuni), il Servizio Associato di Gestione dei Tributi e delle Entrate (ancora in fase embrionale). Come Unione di Comuni montani esercita anche le competenze di tutela e promozione della montagna, attribuite dalla normativa in favore dei territori montani: l’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese infatti continua ad esercitare le funzioni delegate dalla Regione (forestazione, vincolo idrogeologico, interventi per la montagna) anche per i restanti Comuni dell’ambito ottimale (Alto Reno Terme) che ad essa non aderiscono.

L’Unione si è inoltre dotata di un organismo strumentale, privo di personalità giuridica, ma con autonomia gestionale ed operativa e con una maggiore flessibilità organizzativa e funzionale rispetto agli enti pubblici: l’Istituzione dei Servizi sociali, culturali ed educativi. L’istituzione nasce, in primo luogo, con la finalità di riportare ad unità gestionale i processi che caratterizzano il sistema locale dei servizi sociali.