Il corridoio centrale delle sale espositive raccoglie oggetti e immagini della vita castiglionese a cavallo tra Ottocento e Novecento, rievocando il turismo dell’epoca, la nascita del bacino del Brasimone, le colonie scolastiche bolognese.

Nell’ultimo ventennio del XIX secolo l’apertura dello Stabilimento idroterapico e la presenza estiva delle colonie scolastiche bolognesi  strapparono Castiglione al suo secolare immobilismo. Nuovi interessi economici, non più vincolati al solo sfruttamento delle risorse boschive (legname e carbone) si erano affacciati e con essi anche le incertezze e gli attriti connessi al controllo dei nuovi equilibri.
Un ceto borghese di larghe possibilità economiche era già presente in paese nel periodo preunitario, ma lo scacchiere su cui effettuare le mosse era noto e collaudato. Castiglione era stato aggiunto da una strada carrozzabile per Bologna solamente nel 1884; l’isolamento in cui il paese era rimasto non aveva permesso lo sviluppo di notevoli attività commerciali. D’altra parte proprio l’isolamento aveva concesso ai maggiorenti del paese di mantenere il controllo della manodopera e del proletariato rurale. L’ambiente intatto e meraviglioso veniva però annunciato a gran voce alla borghesia bolognese dagli escursionisti che, quasi alla stregua di esploratori di un territorio esotico, recavano notizie
da un mondo ai più sconosciuto. Castiglione divenne così una perla del soggiorno delle aristocrazie non solo bolognesi, ma anche provenienti da un bacino più vasto: proprio allora andavano prendendo piede nuove abitudini, quali appunto la villeggiatura in località marine e montane.
Castiglione conobbe, a cavallo tra XIX e XX secolo, una stagione felice e di sviluppo: oltre allo stabilimento idroterapico, vi trovarono sede le colonie scolastiche del Comune di Bologna, il CAI impiantò un osservatorio meteorologico e nell’agosto 1899 vi fu celebrata la prima festa degli alberi.

Già nei primi anni del XX secolo il capoluogo fu dotato di energia elettrica e pochi anni dopo si realizzò la grande diga del Brasimone, per produrre energia industrialmente.
Fu la prima di una serie di grandi opere che hanno interessato il territorio, negli anni in cui la classe operaia cominciava a prendere coscienza dei propri diritti: nel 1911 Castiglione fu uno dei primi Comuni ad essere governato da una giunta socialista.
A più di un secolo di distanza si può riconoscere che la lungimirante élite borghese locale riuscì a dar vita a una florida stagione economica, nel rispetto delle risorse naturali del territorio.