La liberazione di Castiglione

Con la conquista di Monte Coroncina, il 24 settembre ’44 ad opera della 34.a Divisione di Fanteria americana, difeso dalla 334.a Divisione di Fanteria tedesca, iniziò la liberazione del territorio di Castiglione dei Pepoli. Il 25 settembre la 34.a Divisione liberò Baragazza; per proseguire poi verso Bruscoli (Fi) ed il settore ad est del fiume Setta.

Baragazza, appena due settimane prima della sua liberazione, fu teatro di un sanguinoso bombardamento aereo alleato.

Alle 9.12 dell’11 settembre 1944 decollarono dalla Sardegna 24 bombardieri medi bimotori B-26 del 17° Bombardament Group americano; l’obiettivo erano posizioni difensive a nord di Santa Lucia (Fi); un aereo ritornò alla base, cinque bombardarono, alle 11.14, l’abitato di Baragazza lanciando 576 bombe a frammentazione da 20 libbre, diciotto ritornarono alla base a pieno carico in quanto, a causa delle nuvole, non furono capaci di identificare l’obiettivo.

Quel giorno anche il Feldmaresciallo Kesselring, Comandante in Capo delle truppe tedesche in Italia, era a Baragazza in visita al comando della 334.a Divisione di fanteria. Kesselring uscì illeso dal bombardamento, non fu così per trentaquattro civili che morirono nell’incursione.

Negli ultimi giorni di settembre alla Sesta Divisione fu affidata l’avanzata lungo la strada Prato-Castiglione (allora Strada Statale 6620) ed i rilievi ad est ed ovest di questa. Il compito fu affidato alla 11.a Brigata corazzata alla quale furono aggregati gli indiani del 4/13th Frontier Force Rifle.

Nella stezza zona operò il 91° Squadrone di Cavalleria esplorante americano al quale fu assegnato, dal comandante della 34.a Divisione americana, l’obiettivo di assicurarsi il controllo degli incroci tra la Strada Statale 6620, a nord di Castiglione, con la strada che conduce a Baragazza e tra quest’ultima strada con quella che conduce a Sparvo.

Una compagnia dell’Imperial Light Horse/Kimberley Regiment (ILH/KimR), nelle mattine del 25 e 26 settembre, esplorarono Rasora, Spiaggia Bagucci, Bagucci e Le Crocicchie senza incontrare opposizione.

Il 26 settembre il 91° Squadrone americano avanzò lungo la strada statale dalla quale due plotoni si diressero verso est raggiungendo Ca’ di Landino la sera, mentre il resto degli esploratori proseguì lungo la statale trovandola interrotta in più punti e attestandosi al bivio con la strada per Le Crocicchie.

All’ora di pranzo del 27 settembre, malgrado la pioggia e le massiccie demolizioni che incontrarono, le avanguardie dell’ILH/KimR, precedute dal 91° Squadrone americano, entrarono a Castiglione, che gli ultimi tedeschi avevano già lasciato il 25 settembre.

Liberata Castiglione, toccò alla 24.a Brigata Guardie britannica proteggere il fianco sinistro del II Corpo d’Armata americano avanzando lungo le pendici ad ovest ed a est del Fiume Brasimone.